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Presentazione

 

Come suggerisce l’intestazione cui si intitola il Gruppo di ricerca, racconto e novella, benché spesso avvertiti come intercambiabili, sono istituti differenti. Lo mostra innanzi tutto il Decameron, nel quale è agevole distinguere le singole novelle dal racconto della crescita intellettuale e civile dei dieci giovani, che quelle novelle incornicia, e che conferisce al libro la sua specifica fisionomia: quella non di una raccolta di semplici novelle, ma di un libro di novelle che vengono via via raccontate e commentate. All’interno delle due categorie narrative individuate si giuoca di fatto gran parte della storia della narratio brevis in Italia. I confini cronologici indicati, peraltro da non intendersi in senso rigidamente esclusivo, vanno dalla data della presumibile composizione del Novellino al Cunto de li cunti di Basile.

CONTENUTI

Il gruppo di ricerca

 
Responsabili:
Maria Cristina Figorilli
(Università della Calabria)
Teresa Nocita
(Università degli Studi dell’Aquila)
 
Studiosi:
Renzo Bragantini
(Sapienza - Università di Roma)
Nicoletta Marcelli
(Università degli Studi di Urbino)
Elisabetta Menetti
(Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)
Michael Papio
(University of Massachussets – Amherst)
Antonio Sotgiu
(Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3)
Ilaria Tufano
(Università degli Studi di Urbino)